Fu chiamata anche Grotta di Vitezić oppure Grotta di
Slivanj. Oggi la grotta è una delle meno conosciute ma paradossalmente anche
una delle località speleologiche più visitate della Croazia. Già dal XIX secolo
era meta di turisti che al suo interno lasciavano grafiti. La grotta è
conosciuta sin dai tempi antichi e si trova al confine del territorio del
comune di Omišalj sopra la baia di Slivanj e accanto al villaggio di Rudine. Il
suo nome si ricollega alla leggenda del ritrovamento di un tesoro di pirati al
suo interno. Dalla prima metà del XIX secolo venne nominata in alcuni scritti
giudiziari come rifugio di contrabbandieri provenienti dall’altra parte dello
stretto canale di mare. Questo potrebbe indicare che la leggenda non è del
tutto infondata siccome questa parte dell’isola di Veglia veniva regolarmente
presa d’assedio dagli Uscocchi di Segna durante il XVI e gli inizi del XVII
secolo, noti per il sequestro dei ricchi carichi delle galee veneziane. Anche
nei periodi successivi della storia, i veneziani non riuscirono a controllare
il commercio illegale degli abitanti dell'isola di Veglia con quelli del
Vinodol sulla terraferma.